TERESINA1

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse

TESTO:-
Dal Vangelo secondo Marco. (Mc 6,7-13)
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Parola del Signore

RIFLESSIONI

Il discorso di Gesù era iniziato con un preciso mandato per i Dodici che Egli stava per inviare solo alla terra d’Israele, dopo averli edotti di quel che li aspettava in un tempo più lontano e cioè quando avrebbero ricevuto la potenza dall’Alto. Gesù allarga sempre più il discorso fino a rivelare che cosa realmente significa essere suoi discepoli.
Forse pochi cristiani riflettono sul loro essere seguaci di Gesù Cristo e determinano la loro vita di conseguenza. Il cuore riesce ad amare Gesù se è veramente libero da tanti lacci e catene inutili e pesanti.
Le parole di Gesù dovrebbero scuotere i cristiani e farli ricominciare da dove si erano fermati. La sosta è comprensibile, anche un periodo di aridità che “spegne” il fervore e ci si dimentica del Signore che è morto in Croce per amore nostro.
Considerando che siamo come “pecore in mezzo ai lupi”, non deve mai mancare la quotidiana verifica interiore per riflettere sulle azioni compiute. Ci troviamo in una società senza valori ed è facilissimo comprenderlo per la mentalità diffusa priva di morale.
Oggi viene considerato un po’ stupido chi non vive come un animale, irrazionale e fortemente impulsivo. Molti buoni cristiani si ritrovano per varie ragioni a contatto con persone che appaiono possedute dai diavoli, per il linguaggio che utilizzano e le scelte immorali che compiono.
Questi cristiani che vogliono conservare la loro Fede sono chiamati a lottare ogni giorno contro le tentazioni e le istigazioni dei conoscenti.
Non si riconosce più Gesù nella vita quando non si osserva la sua Parola, quindi, si può essere cardinali, vescovi e sacerdoti, ma se non si vivono gli insegnamenti del Signore, si mostra di non riconoscerlo. Infatti, è simile al Maestro chi osserva quanto viene detto da Lui.
Gli avvisi che ci dà Gesù sono incantevoli per la loro precisione e per il nostro bene.
Quale buona stella ci ha fatto incontrare e adorare il vero Dio dei cristiani? Noi sappiamo cosa giova nella vita di ogni essere umano da cosa non giova e fa vivere in una disperazione spesso celata ma attiva interiormente.
Gesù è la vera salvezza di tutti quelli che vogliamo percorrere la Via sicura per non finire schiacciati dalle pesanti montagne di tentazioni e oppressioni che ci colpiscono, preghiamo e osserviamo il Vangelo.
Non preoccupiamoci mai delle sofferenze e di ogni altra prova causata da chi non crede. Noi soffriamo per poco tempo, forse anche per un tempo più lungo, ma saremo vittoriosi con Gesù e sempre protetti dalla Madre di Dio. Nessun potente del mondo ha questi privilegi, inoltre la sua potenza inevitabilmente si sgonfierà e neanche le ricchezze potranno dargli la vera felicità.
Gesù rassicura sempre i suoi seguaci, ai Dodici dice: “Non li temete”, riferendosi ai farisei. Tutto sarà svelato, anche le trame e le calunnie progettate e mormorate in segreto, ma infine, e queste parole dovettero far trasalire i discepoli, non sono da temere quelli che possono giungere a “uccidere il corpo”, a togliere la vita terrena. Bisogna temere colui che può “far perire e l’anima e il corpo nella Geenna”.
È dunque solo Dio che bisogna temere!
Bisogna avere timore di non offenderlo, di far cosa contraria alla sua Volontà! E niente è più contrario alla sua Volontà che il peccato. Il peccato scelto, attuato con piena avvertenza, in odio alla giustizia e all’amore, fa perdere l’anima.
La Geenna è l’inferno, è la perdizione, è il regno delle tenebre. Gesù ne parla come di un luogo dove possono essere mandati l’anima e il corpo. Si giunge alla perdizione eterna continuando in questa vita a non riconoscere e rinnegare Gesù.
Gesù è verità, giustizia, amore, santità. Se uno dei tuoi congiunti ti volesse complice nell’ingiustizia, nella menzogna, nell’odio, ebbene, tu dovresti acconsentirgli solo perché ti è consanguineo? Andresti in perdizione per non disgustarlo?
E così, “se il trovare la propria vita” significa avere ricchezze, onori e piacere, ebbene, tutto ciò può essere causa di perdizione.
Si perderà la propria vita, quella che dura in eterno e che deve essere conquistata con la rinuncia a tutto ciò che porta lontano da Dio!

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO Bultima modifica: 2018-07-14T19:32:38+02:00da
Reposta per primo quest’articolo